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TERAPIA STRUMENTALE

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ULTRASUONI

ELETTROTERAPIA

MISURAZIONE PRESSIONE
E
SATURIMETRIA

La terapia strumentale e l’elettroterapia vengono utilizzate dai fisioterapisti per trattare una varietà di condizioni. È possibile utilizzare un’ampia gamma di tecniche che hanno l’obiettivo di aiutare la guarigione dei tessuti, accelerare il processo infiammatorio ed aiutare quindi il paziente nella gestione dei sintomi presenti. L’evidenza scientifica lascia notevoli dubbi sulla reale efficacia di questi trattamenti. Per questo motivo nel nostro studio pur avendo a disposizione diversi macchinari diamo la priorità a trattamenti con maggiore rigore scientifico come tecniche di terapia manuale ed esercizio terapeutico.

Il fisioterapista può scegliere di utilizzare una delle seguenti terapie durante il trattamento:​

  • ONDE D’URTO (radiali)

  • ULTRASUONI

  • ELETTROTERAPIA

  • PRESSIONE MISURE

 

ONDE D’URTO

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La terapia con onde d’urto (ESWT – extracorporeal shockwave therapy) è un trattamento di terapia fisica volto alla risoluzione di disturbi del sistema muscolo-scheletrico.

Le indicazioni per un trattamento con onde d’urto sono:

  • fascite plantare

  • sperone calcaneare

  • epicondilite mediale (gomito del golfista)

  • epicondilite laterale (gomito del tennista)

  • tendiniti croniche del ginocchio

  • sindrome della fascia iliotibiale (ginocchi del corridore)

  • tendinite della cuffia dei rotatori della spalla

  • tendiniti calcifiche della spalla

  • frozen shoulder

  • tendinopatia Achillea

  • dolore ai muscoli ischiocrurali

  • stiramenti e contratture muscolari

  • pseudartrosi (guarigione ossea lenta)

Le onde d’urto sono onde sonore ad alta energia udibili che vengono indirizzate nelle aree dolorose del corpo dove possono esercitare il loro effetto curativo. I primi trattamenti medici che sono stati eseguiti con le onde d’urto sono stati per la disgregazione dei calcoli renali (trattamento delle patologie litiasiche delle vie urinarie) negli anni Ottanta.

Come funzionano le onde d’urto?

  • Attivano ed accelerano il processo di auto guarigione della zona trattata.

  • Riducono l’infiammazione e aiutano a riassorbire le calcificazioni.

  • L’attività metabolica è aumentata grazie all’aumento del flusso sanguigno (neovascolarizzazione).

  • Il processo di guarigione è stimolato e accelerato attraverso la rigenerazione cellulare (tendini).

  • Riducono il dolore (effetto analgesico)

  • In caso di pseudoartrosi stimolano la crescita ossea.

L’effetto terapeutico delle onde d’urto si basa sul rilascio della sostanza P nel corpo (sostanza 

implicata nella modulazione del dolore), sull’inibizione dell’enzima cox-2 (la cicloossigenasi è un enzima coinvolto nel processo infiammatorio e porta alla produzione, a partire dall’acido 

arachidonico, di numerosi mediatori infiammatori), sull’attivazione della difesa cellulare e sulla stimolazione delle fibre nervose.

Non ci sono effetti collaterali se non un possibile temporaneo aumento del dolore nella zona trattata. Normalmente sono necessarie dalle 5 alle 9 sedute, 1-2 volte la settimana che durano circa 10-15 minuti a dipendenza della patologia. Dopo circa 6 settimane si ottengono i risultati.

Esistono due tipi di onde d’urto: onde d’urto radiali e onde d’urto focali.

Nelle onde d’urto radiali l’impulso è generato dalla pressione pneumatica (generazione balistica), nelle onde d’urto focalizzate l’impulso è generato elettronicamente (generazione piezoceramica). Nel nostro studio si usa il metodo Swiss Doloclast con onde d’urto radiali con manipolo Evo Blue.

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ULTRASUONI

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Gli ultrasuoni possono essere utilizzate sia in condizioni croniche che acute ed è comunemente utilizzata nella riabilitazione di lesioni muscolari, tendinee e legamentose, ematomi ed edemi. Le onde sonore ad alta frequenza vengono focalizzate intorno al sito di una lesione spostando delicatamente una testa ad ultrasuoni sull’area interessata. Queste onde sonore eseguono un “micro-massaggio” in profondità all’interno dei tessuti danneggiati accelerando il processo di guarigione o lavorando sull’effetto placebo.

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ELETTROTERAPIA

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L’elettroterapia riproduce artificialmente gli impulsi elettrici che regolano la normale 

comunicazione tra il cervello umano e i muscoli (che avviene attraverso il sistema nervoso). 

Nello specifico, con l’elettrostimolazione antalgica, gli impulsi degli elettrostimolatori possono essere utilizzati per risolvere le disfunzioni muscolari che, per cause diverse, colpiscono un paziente nella fase di riabilitazione post-traumatica o post-operatoria. L’azione di contrasto al dolore avviene in due modi:

  • Bloccando la trasmissione di informazioni al midollo spinale;

  • Favorendo il rilascio di

A seconda di quale tipologia di corrente viene utilizzata, esistono diverse tecniche di 

elettrostimolazione antalgica:

  • TENS: acronimo di Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation, è la più diffusa ed efficace, viene utilizzata per diverse tipologie di dolore e per trattamenti antalgici sia di breve che di lunga durata;

  • Microcorrente: ha un’intensità inferiore alla TENS e, per questo motivo, è indicata per i soggetti più sensibili;

  • Interferenziale: permette di agire in profondità, generando sia un effetto di alleviamento del dolore che di ripresa della forza muscolare;

  • EMS: indica l’elettrostimolazione muscolare, molto simile alla TENS ma più indicata per il rilassamento e il rafforzamento di un muscolo;

  • Ionoforesi: utilizza la corrente continua e permette di veicolare soluzioni farmacologiche nelle zone doloranti.

L’elettrostimolazione antalgica può risultare benefica in una pluralità di situazioni e favorire il 

trattamento di numerose patologie. È una terapia efficace sia in caso di dolore derivante da traumi o lesioni, sia in caso di dolore cronico.

Ad esempio, è ampiamente utilizzata per pazienti che hanno subito un intervento chirurgico, così come per coloro che hanno subito una frattura, una lesione o un trauma che ha 

causato immobilizzazione di un arto. Per quanto riguarda gli stati di dolore cronico, l’elettrostimolazione comporta un notevole miglioramento della qualità della vita nelle persone che soffrono, ad esempio, di cervicalgia, lombosciatalgia, nevralgia, fastidi articolari, artrosi, tendinite.

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MISURAZIONE PRESSIONE ARTERIOSA E SATURIMETRIA

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La pressione arteriosa (PA) è uno dei parametri vitali più importanti perché è in grado di darci un’indicazione sulle condizioni del paziente ed in alcune categorie di pazienti è utile anche il monitoraggio frequente, poiché una PA alterata a lungo termine comporta danni ai vasi e alla circolazione. Viene comunemente misurata a livello dell'arteria del braccio (arteria brachiale detta anche omerale). La misurazione viene effettuata sul paziente in posizione seduta, con il braccio appoggiato su un piano orizzontale all'altezza del cuore.
Gli strumenti che utilizziamo per misurare la pressione è lo sfigmomanometro, un apparecchio costituito da un bracciale di tela provvisto di camera d'aria, e da un manometro a orologio con ago mobile dove si leggono i valori di pressione (sfigmomanometro aneroide), ed un’apparecchiatura elettronica automatica.

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La saturimetria viene misurata con il saturimetro (o pulsossimetro) che è un apparecchio che serve a misurare l’ossigenazione del sangue, per capire se i polmoni riescono ad assumerne in quantità sufficiente dall’aria respirata; rivela la quantità di ossigeno presente nell’emoglobina, ed è anche in grado di determinare la frequenza cardiaca.

Lun - Ven    7:30 - 19.00

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Tel.         091 831 12 61

Fax.        091 827 22 61​

​​e-mail    info@vettickalsanacenter.ch

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